Potrebbe essere il primo passo per tornare alla normalità, dopo oltre due mesi di reclusione dovuta al lockdown ordinato dai diversi Paesi colpiti dall’emergenza sanitaria legata al coronavirus. Sicuramente, anche analizzando i numeri quotidianamente pubblicata dalla nostra Protezione Civile, la situazione è drammatica ma serve ripartire, per far sì che l’emergenza sanitaria non si tramuti in economica.
Per gli Stati comunitari il calcio è una macroazienda di estrema rilevanza, sia per numero di dipendenti che per entrate economiche (dati che crescono sempre più se viene considerato l’intero indotto). Basti considerare che in Italia il sistema calcio in Italia è la terza azienda più produttiva, con circa mezzo milione di dipendenti alle spalle. Questo per far rendere l’idea di come fermare i campionati non costituirebbe una perdita per i soli appassionati, sempre meno interessati vista la situazione globale, ma una riduzione cospicua di denaro per lo Stato e per le singole società sportive.
Le decisioni adottate da Francia-Belgio-Olanda di sospensione definitiva dei campionati rappresenta un danno economico inestimabile, senza dimenticare che potrebbero esserci innumerevoli ricorsi giudiziali che potrebbero presentare le singole società, come testimoniato dalle parole di Aulas (Presidente del Lione) per non aver centrato l’Europa a causa della cristallizzazione della classifica attuale.
Ma i primi segnali incoraggianti arrivano dalla Germania dove, nell’ultima riunione tenutasi giovedì 7 maggio, è stato dato il via libera per la ripresa della BundesLiga a partire da sabato 16 maggio 2020. Sarà il primo campionato europeo a ripartire, nella speranza che il modello tedesco possa essere replicato. La Premier League, dopo aver dato l’ok per la ripresa degli allenamenti individuali, si sta discutendo su possibili date di ripartenza: si valuta di riprendere con il campionato a partire da sabato 13 giugno, si attendo l’ok definitivo da parte del Governo britannico.
Le incertezze maggiori riguardano la Liga e la Serie A, ancora indietro e con molteplici problematiche da risolvere. La volontà sarebbe quella di ripartire ma, al momento, le autorità competenti non hanno dato alcun via libera per una eventuale ripresa. Proprio nella giornata di ieri è stato sottoposto all’attenzione del Comitato Tecnico Scientifico il protocollo presentato dalla FIGC, si attende la decisione ufficiale che sarà adottata dall’esecutivo guidato dal Premier Conte coadiuvato dal Ministro dello Sport Spadafora. Si spera di poter riprendere dal 18 maggio con la ripartenza degli allenamenti di gruppo, da fine giugno per la ripresa della Serie A.